Economia circolare: cos'è e perché aiuta il pianeta


Avete presente quel simboletto che vedete sulle confezioni di alcuni prodotti che comprate, in cui ci sono delle frecce che ruotano in cerchio?

Oggi parleremo di economia circolare, ovvero quel sistema di operazioni che permette ad un determinato prodotto di passare per varie fasi affinché si eviti - finché possibile - che esso diventi un rifiuto.

Sulla base di questa teoria alcune aziende hanno deciso ad esempio di ridurre gli imballaggi per i loro prodotti, in maniera tale che, una volta arrivati al consumatore, questi non debba subito gettarli via.

Perché è nato il concetto di economia circolare?
Molto semplicemente, perché il prececente percorso di vita di un prodotto commerciale, ovvero l'economia lineare, è divenuto obsoleto.

Con l'economia lineare infatti un bene di consumo veniva prodotto, utilizzato ed, in seguito, gettato via.

Vista l'attuale emergenza rifiuti a Roma e quella storica a Napoli, ora capiamo bene quali sono le conseguenze di questa mentalità, tutt'oggi molto difficile da sradicare per ciascuno di noi.

Ma torniamo al nostro simbolo delle tre frecce (oggi mi sento un po' Carlo Lucarelli, prendetemi così).

In estrema sintesi, ecco il significato di ogni freccia:
1. Produzione
2. Uso e consumo
3. Riutilizzo e riciclo.

Entrando più nello specifico, l'economia circolare si colloca all'interno di un moderno sistema integrato di gestione dei rifiuti, che segue una certa gerarchia:

1. Prevenzione in fase di produzione
2. Preparazione per il riutilizzo
3. Riciclaggio
4. Recupero di materia
5. Recupero di energia 
6. Smaltimento in discarica

Dato che questo nuovo sistema gerarchico prevede più fasi (e più impegno per metterle in pratica), è immediato immaginare perché sia ancora difficile sostituirlo completamente al vecchio sistema lineare.

I modi per riutilizzare e riciclare il vetro, la carta, la plastica, i tessuti e l'alluminio certo non mancano... ma di questo parleremo nei prossimi post.

Cosa ne pensate del sistema integrato di gestione dei rifiuti?
Nella vostra città quali accorgimenti hanno preso?
Fatemi sapere anche se vi interessa che approfondisca uno di questi temi per scriverci un articolo più mirato.
Aspetto le vostre risposte nei commenti.

  1. Secondo me, sarebbe ora che la progettazione di un prodotto (imballaggi e accessori inclusi) comprenda anche la sua scomposizione in parti per facilitarne la riparazione, il riutilizzo o il riciclo. Questo approccio non può che portare all'uso di materiali il più possibile naturali e poco inquinanti.
    Nella mia città (in realtà è un piccolo paesino di 1500 anime sparse in 7 frazioni) hanno allestito una piazzola ecologica, già da qualche anno. In particolare, con l'umido organico raccolto viene prodotto del compost/terriccio, che in primavera viene distribuito gratuitamente nel comume, a chi ne fa richiesta! :)
    C'è un bellissimo film documentario, "Domani" (di Cyril Dion e Mélanie Laurent, 2015), che dedica un capitolo all'economia circolare. Merita di essere visto!

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    1. Ciao Federico. L'economia circolare propone una riduzione del potenziale rifiuto già durante la produzione, mediante la fase di prevenzione... poi, come al solito, tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare!
      La questione del compost ricavato dai rifiuti organici pare essere piuttosto spinosa poiché molti agricoltori (almeno qui in Sardegna) si lamentano circa la sua scarsa qualità. Insomma, c'è ancora molto lavoro da fare!
      Il film-documentario che hai citato non lo conoscevo, me lo segno! Grazie per aver lasciato il tuo commento

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